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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

21 dicembre 2016

Con biasimo e profondo rammarico per il Sindaco di Milano.

Con biasimo e profondo rammarico per il caratterista Sindaco di Milano che recita un obsoleto mantra nazionale sulla  trasparenza quale limitata ipotesi al suo piacere.

Il concittadino sindaco ha scritto una lettera ai milanesi per spiegare il Suo operato.
Già forse pensa che i Milanesi siano notevolmente arretrati e confusi o sufficientemente ignoranti per restare al passo con le sue parole che risuolano indigeribili per quella fascia di cittadini che non ha usufruito del bonus EXPO.
Per prima cosa sarebbe più corretto non usare la comunicazione quale auto-promozione del suo operato e, pertanto dire che "i Milanesi lo hanno capito e lo sostengono", può farlo alla faccia dei moltissimi cittadini che lo deplorano e non sono ne ciechi ne sordi ma solo zittiti dalla comunicazione inopportuna del Sindaco, che prova proprio fare a meno di costruire la farsa delle dimissioni, inutile sceneggiata che ha oscure reazioni intuibili.
Le spiegazioni del dott. Sala, non possono essere accettate a giustificazione dell'essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura Generale di Milano, per i fatti che riguardano la gara di appalto di Expo 2015 e di dover ulteriormente indagare su fatti già oggetto di anni di inchieste della Procura della Repubblica, a seguito di cui la reazione appare strategia.
Nella lettera del Sindaco, splendido caratterista con una solita frase sulla  trasparenza pur anche se ipotetica, segue il mantra con le solite litanie nella fiducia verso la magistratura ecc.
La scelta fatta da Sala di una via diversa, irrituale dell’auto sospensione è stato il momentaneo spaventapasseri di buona parte dei politici i quali si sono affrettati a invitarlo ad riprendere la sua poltrona, con grande timore che se questa autosospensione diventasse virale, anche loro avrebbero dovuto andarsene e pertanto rappresenta anche un chiaro messaggio indiretto alla magistratura la quale deve comprendere che se questa situazione diventasse valanga la politica Italiana resterebbe senza politici. Grande manipolatore!
Su un punto non si può transigere come dice anche Lui, un professionista, un uomo d’azienda e, tanto più, un amministratore pubblico hanno nell'integrità morale l’elemento insostituibile della propria credibilità. Ne va della dignità personale e della concreta possibilità di agire nell'esclusivo interesse dei cittadini, qui però mancano i fatti e di parole ne abbiamo già sentite troppe.
Ma per sostenere questa presunta innocenza la tecnica è semplice e facile è sufficiente spostare il livello di trasparenza al proprio piacimento ed il gioco è fatto, d'altra parte basta impedir l'evoluzione informatica come è avvenuto e sta avvenendo e la trasparenza esiste sino dove conviene.
Restano i fatti anche per l'EXPO e che tutti i milanesi  sanno, la realtà riguarda la speculazione per gli addetti alla manifestazione in uso gratuito, le raccomandazioni che sono state necessarie per operare nel contesto Expo, l’insuccesso sia d’immagine che di prodotto raggiunto, la non conoscenza dei conti verso i cittadini, la disorganizzazione agli ingressi, la mancata promozione di aziende di eccellenza tecnologica anche solo del contesto produttivo lombardo.
Carissimo Sindaco Lei ci deve rispettare di più, non siamo quella massa stupida che lei vorrebbe, la smetta di offenderci non siamo degli incapaci di non saper comprendere la gestione di una manifestazione che avrebbe potuto arricchire culturalmente sia con un  progetto di effettiva trasparenza che economicamente dando spazio al futuro tecnologico delle aziende d'avanguardia in quella potenziale vetrina nel mondo.
Il Suo successo è solo il Suo, in rapporto alla pochezza dei contenuti gonfiati a dismisura e applicati alla manifestazione di un Expo mediocre sotto la media d’immagine, un successo che però i numeri smentiscono, mancante di quella struttura che poteva dare a Milano e al paese un nuovo slancio e ripresa.
La Poltrona strategicamente  e temporaneamente lasciata
L’effetto delle sue strutturate e inutili dimissioni ha avuto solo l'utilità  di impaurire altri suoi compagni di merenda i quali preoccupati dalla loro “cadrega” le hanno chiesto di riprendere la sua poltrona anche e al fine di non creare un precedente.
Inoltre ha così indicato alla magistratura la forza della sua posizione sostenuta da tutti i politici come Lei.
Squallida vicenda di fine impero e, Milano per la qualità della vita  resta tra le prime città in Italia mentre tra le nazioni evolute è tra le ultime.
Veramente stufi di sentire continuamente balle su balle, pensi alla qualità della vita dei cittadini, all'inquinamento, alle scuole, alla sanità, la finisca di fare sceneggiate e almeno approfitti della immeritata posizione acquisita per migliorare la città.
Noi, e siamo tanti non solo non possiamo accettare, comprendiamo il Suo gesto come elemento strategico politico al fine di coprire per sempre le sue malefatte e i suoi errori.

Milano ha il dovere di condurre la ripresa del nostro Paese, purtroppo la carenza informatica digitale  è la conferma di un modello amministrativo che falsamente indica di vuoler mettere al centro del suo operato trasparenza e legalità.

Un consiglio, vada un po in vacanza verso il Nord Europeo per vedere come si amministrano le città insieme con i cittadini! Almeno avremo la quadratura dei Suoi conti EXPO!

Sapere Aude!!!