L’'open data source va bene perché ci fa partecipare e perché ci fa vivere meglio, ma pochi sanno cosa è. Attualmente risulta più motivante rendere trasparente la spesa pubblica perché si ritiene che sia moralmente giusto per aprire e fornire i dati ai cittadini questo anche per debellare la corruzione, inoltre si è motivati dalla convinzione che una maggiore trasparenza e la partecipazione migliora moltissimo la governance, anche nella ridistribuzione del capitale tramite il principio di sussidiarietà condiviso e criticabile. Questi punti sono importanti perché indicano la progettazione di strumenti di governo aperto ai nuovi processi digitali e predisposto a superare il problema della corruzione.
Molti dei recenti tentativi di rendere le amministrazioni pubbliche più trasparenti stanno offrendo ai cittadini uno sguardo digitale in bilanci e budget , in ultima analisi, non riescono a coinvolgere i cittadini anzi ne producono l’allontanamento producendo sconforto e mancanza di reali speranze per un miglioramento della qualità della loro vita futura la quale generalmente si coclude su di una pagina PDF o su di un collegamento insensibile.
Aprire i programmi dei dati come fanno le amministrazioni pubbliche e i parti politici ai cittadini è produrre dei sofwere che offrono una visione disorientante di tutti i dati di spesa, poiché non istintivi semplici, elementari e poco accessibili. Inoltre, è come se i cittadini dovrebbero sapere se i numeri che stanno guardando sono buoni o cattivi, se sono esatti, se essi significano programmi di successo e come si sono formati i soldi relativi a quell’investimento e il confronto agli altri investimenti. E’ molto difficile per un cittadino cercare informazioni personali pertinenti. Questo significa che se vogliamo sapere quanto il Partito o l’amministrazione pubblica sta spendendo sia in tempo reale o che ha già speso, ci troviamo esclusi poiché questi dati sono fuori dalla partecipazione e condivisione perché possono ottenere solo i dati generali o anche parziali ma non trasparenti e sensibili. Questi tipi di strumenti trasmettono al cittadino il messaggio che i dati devono essere accessibili, ma volutamente non utilizzabili e non trasparenti. Se i cittadini volessero condividere poiché hanno dei dati utilizzabili, farebbero in realtà l’informazione al sistema e alla comunità e allora l’amministrazione pubblica trarrebbe beneficio da l'intelligenza collettiva di migliaia e migliaia di monitor costantemente riferirti sullo stato di tali servizi, l’unico problema di questa trasparenza è che difficilmente si potrebbe corrompere e truffare e la Magistratura avrebbe accesso immediato e potrebbe intervenire prima e non poi. Questo ormai la gente pare averlo compreso.
I dati di budget basati sulla trasparenza conferiscono ai cittadini in modo univoco di conoscenza dei dati rilevanti, quindi, danno loro uno strumento per il monitoraggio e la partecipazione attiva, diventano inoltre curatori anche dei dati sulla base degli utenti check-in e preferenze, in modo che possano controllare solo ciò che gli interessa e che è importante per loro. Questo filtraggio dei dati di spesa basati su interessi e la posizione socio-economica dei cittadini permette così di sfruttare i vantaggi della modularità all'interno di intelligenza collettiva.
Modularità significa suddividere un compito di grandi dimensioni in parti più piccole, in modo che possano essere gestiti più facilmente, e poi rimontarli una volta che sono finiti, in una soluzione di massa la quale seguirà l’accessibilità per rendere istintivo e semplice l’accesso.
Il compito di monitorare tutti i dati di una amministrazione è davvero enorme ma già da tempo più che mai fattibile, anche per un piccolo partito, la modularità del filtraggio dei dati sulla base di interessi privati e di comparazioni obbiettive , le interruzioni di posizione, il compito è in una quantità gestibile poiché ogni individuo avrà interessi un po’e in situazioni diverse, tutte gli investimenti e budget presentano dei dati che possono essere gestiti.
Inoltre invece di cercare di far partecipazione dei cittadini per monitorare i dati che per loro la maggior parte non è nemmeno rilevante o interessante, verranno filtrati i dati che saranno monitorati e rappresenteranno ciò che è più interessante per i cittadini rendendo più probabile il loro impegno, la loro continua partecipazione e consenso, dando uno strumento utilizzabile per partecipare attivamente al governo della propria comunità.
con amicizia Marco Monguzzi.